Giornata di studi internazionale promosso dal consorzio Fonte Gaia (Université Sorbonne Nouvelle, Grenoble-Alpes, Roma "La Sapienza", Bologna, Padova) con il sostegno dell'Università Italo Francese
Lo studio delle biblioteche private può offrire un contributo fondamentale alla conoscenza della cultura di un’epoca storica e, se le collezioni librarie non ci offrono la chiave, la parola magica, per penetrare il senso di un testo, lo studio della biblioteca privata di un letterato può essere un mezzo straordinario, per usare le parole di Jean Ehrard (Fantômes rétiviens : les livres dans le livre, in L’invention littéraire au XVIIIe siècle. Fictions, idées, société, Paris, PUF, 1997, pp. 175-176), per acquisire con il suo proprietario «una famigliarità intellettuale e morale più intima». Quando si studia quel sottoinsieme peculiare rappresentato dalle biblioteche di scrittori, tuttavia, ci s’imbatte in una serie di difficoltà teoriche. è necessario, cioè, sgombrare il campo da alcuni possibili equivoci capaci di falsarne completamente la percezione: innanzitutto lo statuto della biblioteca, privata o personale, un problema non eludibile almeno fino alla fine del XVIII secolo, e una questione cruciale per poter fare di una collezione libraria un oggetto di studio, in quanto consente di risalire al profilo intellettuale e culturale del suo possessore, fornendo anche informazioni sul circuito e sul commercio librario e, qualche volta, contribuendo alla definizione di un canone letterario. La questione è, dunque, ancora più ambigua quando ci si interessa ai libri posseduti da uno scrittore, perché essa coinvolge il concetto stesso di scrittore. Che cos’è la biblioteca di uno scrittore? Possiede uno statuto specifico? A partire da quale periodo storico si può parlare esattamente di biblioteca di uno scrittore? Quali sono i suoi confini all’interno di collezioni più ampie alle quali lo scrittore attingeva per le sue letture?
Il convegno cercherà di offrire le prime risposte a queste domande e ad altre sollevate dallo studio delle biblioteche d’autore, sia attraverso interventi generali, sia a partire da alcuni casi esemplari dei problemi e degli aspetti metodologici legati allo studio delle biblioteche di scrittori, dal Medioevo all’epoca contemporanea.
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