Questa iniziativa organizzata dal dipartimento di architettura dell'Università degli Studi Roma Tre e l'école nationale supérieure de paysage ha ricevuto il label scientifico UIF nel 2023.
Il paesaggio non è mai fermo. Tutto, anche ciò che appare inerte, è attraversato e modellato da un continuo lavorio − messo in campo da moltitudini di soggetti diversi, inclusi gli esseri umani − che incessantemente produce il mondo, lo trasforma, rigenera, consuma. A qualsiasi scala spaziale e temporale, il paesaggio è materia vibrante e mutante, con modalità e intensità talvolta appena percettibili, talvolta poderose.
Obiettivo del Laboratorio è indagare il paesaggio come statuto performativo, attraverso ricognizioni nella letteratura dell’architettura del paesaggio, della filosofia e dell’urbanistica (letture e conversazioni) ed esplorazioni e azioni trasformative (osservazioni e interazioni), per formare e allenare la competenza di sguardo (saper vedere) e di coazione (saper interagire con le dinamiche in corso). Si articola in approfondimenti teorico-critici e in pratiche di con-natur-azione in ‘campo aperto’, verificandone nel tempo del semestre (marzo-giugno 2024) gli effetti nel sito assunto come caso di studio e di azione, attraverso mappature e azioni in scala 1:1.
Una serie di ospiti, di diversa provenienza geografica e disciplinare (tra cui architettura, architettura del paesaggio, arti performative e visuali, biologia, filosofia, scienze naturali, urbanistica) offriranno il proprio sguardo e condivideranno le osservazioni e interazioni del Laboratorio.
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