La fabrica trasnazionale della scienza nazionale italiana (1839-1922)

Convegno
2 marzo 2017 - 3 marzo 2017
Il convegno intende accogliere ricercatori italiani e francesi, ma anche europei, radunando alcuni pionieri della ricerca sulla storia dell’università italiana e ricercatori più giovani, interessati alle nuove questioni di storia transnazionale. Al di là dello scambio franco-italiano, il ricorso a un call for papers dovrebbe in effetti consentire di associare partecipanti provenienti da altri paesi europei che lavorano sull’Italia, e di porre le basi di una rete transnazionale di ricercatori. La costruzione di tale rete è una condizione necessaria per poter seguire le peregrinazioni accademiche e le circolazioni
fuori della penisola.

La storia dei saperi in Italia è stata profondamente rinnovata dalla storia sociale e culturale del Risorgimento, che ha contribuito a sua volta a rifondare. Così i lavori di Mauro Moretti e di Ilaria Porciani hanno contribuito a ridare all’università la sua importanza come fattore d’integrazione della nuova nazione e alla scienza il suo ruolo di collante per l’unità nazionale ; hanno anche analizzato la costituzione di un campo accademico nazionale nel nuovo Stato italiano.
Questi sviluppi erano parte di un rinnovo più ampio della storia delle scienze e dei saperi, di respiro internazionale. In effetti, nuovi orizzonti si aprivano in quel momento con lo sviluppo degli studi transnazionali, che proponevano più generalmente una rilettura del nation building. Tuttavia, la storiografia italiana della scienza e dei saperi è rimasta relativamente al di fuori di questo movimento. La scienza e i suoi praticanti non sono certo rimasti completamente assenti da questi studi, ma l’articolazione tra l’intensità precoce delle circolazioni transnazionali e l’emergenza della scienza nazionale come vettore d’integrazione e di prestigio nazionale merita uno studio più approfondito.

 
Per approfondire: sito web.
Pubblicato il  7 marzo 2017
Aggiornato il  21 giugno 2017